Giovan Battista Picelli nacque a Losine (Brescia) il 26 aprile 1914. Ordinato sacerdote dell’ordine dei Padri Giuseppini di Asti, alla fine del 1943 divenne cappellano della frazione Zazza di Malonno, sostenne spiritualmente e materialmente i partigiani delle Fiamme Verdi della Media e Alta Valcamonica, pur senza aderire materialmente al movimento. Fu ucciso nel pomeriggio del 20 maggio del 1944 da alcuni esponenti di una banda di matrice nazifascista – la banda Marta – che si era spacciata per fiancheggiatrice dei partigiani. L’uccisione, apparentemente determinata da casualità o priva di ragioni, rispondeva alla strategia del terrore volta a disincentivare, da parte dei sacerdoti e delle popolazioni locali, il sostegno e la complicità con le formazioni partigiane.