Un secolo di vita passato velocemente, per stessa ammissione della nostra cara Gina, staffetta impegnata nella Resistenza fin dal 1941, quando fu arruolata come portaordini e staffetta (o meglio, “postina”, come ama dire lei) da mons. Luigi Fossati nel Duomo di Brescia.
Con la sua consueta eleganza e il suo immancabile sorriso, ha accolto la delegazione delle “Fiamme Verdi” e della FIVL che l’ha omaggiata con una composizione di fiori insieme alla ristampa anastatica de “il ribelle” e dei “quaderni del ribelle”, il giornale clandestino che Gina ha contribuito a diffondere durante gli anni difficili della Resistenza.
Il secolo di vita non ha minimamente scalfito la sua ironia e il suo understatement quasi britannico: “quello che ho fatto è stato un po’ pericoloso, ma non sono pentita”. Altro che pentita, Gina è orgogliosa di quel che ha fatto per la Resistenza e ancor di più per aver contribuito, in quasi ottant’anni di vita repubblicana, a diffondere l’amore per la libertà e la democrazia coniugati con la giustizia.
L’omaggio del vicesindaco Federico Manzoni e di molti consiglieri e amministratori comunali, delle Fiamme Verdi e della FIVL, dell’ANPI provinciale e delle altre associazioni della memoria testimonia la gratitudine dell’intera comunità bresciana al suo impegno per la libertà. Grazie, cara Gina, e buon compleanno! Complimenti per questo straordinario traguardo… e almeno altri cento di questi giorni!