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È ancora una volta Natale (1944-2024)

Il presepe clandestino realizzato da Tullio Battaglia per il Natale del 1944 nel campo di Wietzendorf, Germania

Mentre contempliamo la dolorosa immagine di questo presepe, realizzato clandestinamente nel 1944 all’interno di una baracca del lager di Wietzendorf da Tullio Battaglia, internato militare, ci tornano in mente i racconti che descrivono quel freddissimo, doloroso inverno del 1944.
Dopo ottant’anni, risuonano le parole stampate su “il ribelle” proprio in occasione di quel Natale: un secondo Natale di guerra, un altro Natale di attesa, un nuovo Natale di sofferenza e di Resistenza:

Avevamo fatto dei calcoli. Avevamo concluso: non ci sarà un altro Natale di guerra. E ci siamo ingannati: Natale è giunto e la guerra non è finita. Le mamme continuano ad angosciarsi per gli assenti; gli occhi trovano nuove lacrime per tombe insanguinate; le famiglie ancora non possono riunirsi, presepio vivente, intorno al presepio del Cristo; le case incendiate e abbattute gemono ancora nelle notti gelide. E lontano, nei campi difesi dai reticolati di fino spinato, nelle baracche squallide e fredde; e qui, nelle carceri, vigilate dall’odio fraterno e dalla rabbia tedesca, si continua ad attendere, a soffrire, a morire.

Ottant’anni dopo, è di nuovo Natale. Quali le affinità, quali le differenze, quali i sentimenti che ci accompagnano in questi giorni? Vogliamo aiutarvi a riflettere, pubblicando ancora una volta quelle pagine: che siano augurio e viatico per ciascuno di noi, chiamato a partecipare per costruire la “pace in terra” usando, insieme alla coscienza, la “buona volontà”.

Auguri resistenti!

Associazione “Fiamme Verdi” – Brescia

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