Romolo Ragnoli (nome di battaglia Comandante Vittorio) nacque a Brescia il 12 marzo 1913. Tenente degli alpini durante la campagna di Russia, fu ferito e promosso capitano. Mandato in Valcamonica come ispettore dall’appena costituito CLN bresciano, partecipò agli incontri organizzativi del movimento partigiano tra Brescia, Milano e la Valcamonica. Nel dicembre 1943 venne nominato comandante militare in capo delle brigate e delle divisioni Fiamme Verdi operanti nel bresciano.
Il suo punto d’appoggio in Valle era la canonica di don Carlo Comensoli a Cividate Camuno, dove si recò con il pretesto di un periodo di convalescenza. Nella parrocchia di Cividate svolse, come copertura, l’incarico di organista e di maestro di coro dirigendo la Schola cantorum. Dall’arrivo di Ragnoli tutte le iniziative militari delle brigate Fiamme Verdi della Valcamonica e Valsabbia, inquadrate a partire dall’estate 1944 nella Divisione «Tito Speri», facevano riferimento a lui.
La sua attività di comando si svolse tra non pochi rischi e più volte riesce a sfuggire a imboscate e a rastrellamenti anche attraverso rocamboleschi travestimenti. Alla fine della guerra proseguì la carriera militare fino a raggiungere nel 1965 il grado di generale.
Dopo il congedo nell’ambito dell’attività dell’Istituto storico della Resistenza bresciana e dell’Associazione “Fiamme Verdi” si impegnò nella difficile e complessa ricerca dei nomi e delle biografie di tutti i caduti della Resistenza bresciana.
Morì a Brescia il 20 ottobre 2004.