Nato a Livorno il 9 dicembre 1920, Carlo Azelio Ciampi conseguì la laurea in Lettere e il diploma della Scuola Normale di Pisa nel 1941 e la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Pisa nel 1946.
Durante la Seconda guerra mondiale fu sottotenente dell’Esercito in Albania, e dopo l’8 settembre 1943, quando, come ebbe a dire «bisognava trovare la strada giusta da imboccare», fu partigiano in Abruzzo. Mesi durissimi, con il nucleo di antifascisti rifugiati sui monti di Scanno e coagulati nel Partito d’Azione, dopo aver tentato di ricongiungersi al Sud con l’Esercito regolare.
Entrato precocemente in Banca d’Italia, giunse a ricoprirne l’incarico di Governatore (1979-1993); fu poi Presidente del Consiglio dei Ministri (1993-1994), Ministro del Tesoro e del Bilancio e della Programmazione economica (1996-1997), quindi Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica (1998-1999).
È stato uno dei principali sostenitori della nascita, il primo gennaio 1999, dell’Euro, la moneta unica europea.
Salito al Quirinale il 13 maggio dello stesso anno, ha presieduto la Repubblica sino al 2005, come decimo Presidente della Repubblica Italiana. Durante il suo settennato ha spesso promosso e rilanciato l’adesione agli ideali della Resistenza e della Costituzione, ha riacceso l’orgoglio nazionale e l’attaccamento alle istituzioni e ai simboli dell’unità della nazione dopo la lunga e faticosa pagina di Tangentopoli.
Ripeteva stesso, a proposito della sua esperienza partigiana:
“È fondamentale tenere viva e salda la memoria, perché certi orrori del passato non possano più ripetersi”.
Nel giorno della sua scomparsa, il Coordinamento Provinciale delle Fiamme Verdi di Brescia lo ricorda con affetto, con stima e con gratitudine.