Dal 22 al 24 dicembre noi, noviziato del Gruppo Scout Vobarno I, abbiamo percorso alcuni sentieri tra la Valle Trompia e la Valle Sabbia, sulle tracce dei ribelli delle Fiamme Verdi.
Siamo partiti da Collio Valtrompia, passando da Dosso Falcone, abbiamo raggiunto e pernottato a Malga Campo di Nasso sopra Pian del Bene. Il giorno seguente, siamo partiti alla volta di Livemmo, per concludere la nostra route a Nozza, scendendo dalla Chiesetta di San Bernardo di Belprato. La strada che abbiamo percorso in questi giorni ci ha aiutato ad assaporare al meglio il contesto e la fatica delle sfide che questi partigiani dovevano affrontare quotidianamente. In una breve ma profonda riflessione con Don Luciano, monaco del Santuario di Barbaine, abbiamo approfondito la figura di Emiliano Rinaldini (Emi), comprendendo che le azioni di questi eroi erano animate da un ardente spirito interiore: la fede in Dio.
Abbiamo scoperto che la resistenza in provincia di Brescia è stata portata avanti anche da valorose donne, come Laura Bianchini, che collaborando alla stesura del giornale clandestino “il ribelle”, ha contribuito all’identificazione di alcuni valori fondamentali per le Fiamme Verdi, tra cui la libertà, la giustizia e l’amore, “perché se l’odio distrugge, l’amore edifica.” Quindi come Emi, come Laura, come Tita, come Giacomo e come Teresio “la nostra è innanzitutto una rivolta morale”; come loro quindi, ad alcuni atteggiamenti, alle ingiustizie, anche dei nostri giorni, scegliamo di ribellarci, cerchiamo di essere quindi ribelli, ma per amore!
Luca Facciano, Stefano Boselli e gli scout del noviziato Vobarno I